Could Become a Milestone of the Genre: Harmolodic Monk
Fra la musica di Thelonious Monk e quella di Ornette Coleman c´è una bella distanza, eppure i due autori di questa incisione sono riusciti a eliminarla e fare un omaggio a Monk differente da tutto quello fatto finora (e non è poco!) dai colleghi. Matt Lavelle, qui alla cornetta, flicorno e clarinetto alto ha studiato con Ornette Coleman e suonato insieme a Bern Nix, chitarrista nello storico gruppo Prime Time di Coleman. Il concetto armolodico sviluppato dal famoso sassofonista è applicato alle melodie scritte da Monk, insieme a Lavelle c´è John Pietaro, che si esibisce al vibrafono ed alle percussioni, alle bongas ed al bodhrán, che è un tamburello della tradizione irlandese. Come funziona? Benissimo! La musica liberata da qualunque centro tonale, così come predica ancora Coleman, respira, e qui il vibrafono fa la sua parte, molto empatico con gli strumenti di Lavelle. È un piacere ascoltarli dall´inizio alla fine su brani conosciutissimi, Ruby My Dear, Blue Monk, Pannonica. L´unico pezzo registrato con la tecnica della sovrincisione è Monk´s Mood, qui il clarinetto alto e la cornetta giocano a cercarsi sullo sfondo delle percussioni di Pietaro. Non poteva mancare Round Midnight, che in questa veste minimalista diventa un brano dalla bellezza soffusa, notturna come vuole il titolo. L´idea dei due musicisti e del produttore Jack De Salvo è realizzata perfettamente, così che ci troviamo davanti ad un disco che potrebbe diventare una pietra miliare del genere. Chissà che qualcun altro, ascoltata tanta bellezza, non pensi ad un trattamento armolodico delle musiche di Duke Ellington o Rodgers & Hart.